venerdì 1 gennaio 2016

HA LA FEBBRE QUANDO MI DEBBO PREOCCUPARE?

HA LA FEBBRE QUANDO MI DEBBO PREOCCUPARE?
Trovate qui una sintesi di quanto pubblicato nel libro “Come crescere mio figlio” e che trovate anche sul blog www.ferrandoalberto.blogspot.it: “Il criterio che avete sotto gli occhi  e PRINCIPALE è uno: “Come sta il bambino?”. Ricordatevi che vostro figlio lo conoscete più voi di chiunque altro, medico compreso. ….. È utile disporre di alcuni elementi che ci facciano capire se dobbiamo preoccuparci o meno, in quanto i bambini si possono ammalare anche quando siete in viaggio o in vacanza, nei giorni festivi quando è più difficile reperire il proprio pediatra.
In linea di massima state (o almeno cercate di stare) tranquilli se il bambino, anche se ha febbre, “sta bene”(gioca, salta, “mangiucchia”, è attivo e risponde agli stimoli ambientali); viceversa iniziate a preoccuparvi se il bambino è “mogio”, sofferente o abbattuto anche quando la febbre scende dopo aver somministrato un antipiretico. Preoccupatevi se inizia a muoversi poco o a non rispondere agli stimoli, anche dopo che la temperatura è scesa. Altro criterio di preoccupazione, anche in assenza di febbre, è l’alterata respirazione come una frequenza superiore ai 40-50 atti al minuto o una difficoltà a respirare.
………….. Ricordatevi che, spesso, la causa della febbre non è evidenziabile a una visita effettuata precocemente: L’intervallo di tempo tra la comparsa della febbre e i segni della malattia che ha provocato la febbre (per esempio localizzazione dell’infezione) può essere di 24 ore e oltre (come è il caso di molte bronchiti o “piccole”broncopolmoniti che compaiono in fase di risoluzione della febbre). Quindi una visita precoce può non essere in grado di far porre la diagnosi che diverrà chiara dopo qualche giorno.

Esempio paradigmatico è una “banale” malattia virale chiamata “sesta malattia”. Questa è una malattia esantematica (esantema significa “fioritura”e qui vuol dire malattia con eruzione sulla pelle) caratterizzata da presenza di febbre elevata (anche 39-40 ° C), senza altri sintomi evidenti; dopo circa 3 giorni di febbre il bambino si sfebbra spontaneamente e, dopo la febbre, sulla pelle compaiono delle “macchie”. Non possiamo, comunque, in poche righe, ma neanche scrivendo un libro, essere chiari ed esaustivi su cosa fare quando il bambino ha la febbre in quanto le componenti sono tante e varie: il bambino, la malattia, i genitori, i nonni, i parenti, e perfino il pediatra, per cui vi consigliamo di discutere del problema con il vostro pediatra che è l’unico in grado di valutare, a seconda dell’età del bambino e dei disturbi presenti, il comportamento da tenere per vostro figlio. Ricordatevi sempre che la febbre è una risposta del nostro organismo a varie cause ma può anche succedere che il bambino non abbia febbre ma abbia qualche problema serio. Purtroppo capita di vedere in ambulatorio dei bambini veramente ammalati (bronchite, broncopolmonite e altro) e la famiglia non si è preoccupata in quanto mancava la famigerata febbre. Al contrario, a volte, ci si preoccupa di un rialzo febbrile che magari dopo poche ore si è già risolto o che accompagna una “piccola”infezione virale. Preoccupatevi di più se il bambino appare diverso, sofferente senza febbre che di una puntata di febbre con il bambino che magari gira e saltella per la casa. Cosa fare e cosa non fare in caso di febbre…CONTINUA….
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