giovedì 9 luglio 2015

ECG PER SPORT? Costa, è di scarsa utilità e dissuade dal fare sport: Commissione Affari sociali

ECG PER SPORT? Costa, è di scarsa utilità e dissuade dal fare sport: Commissione Affari sociali 

E da quanto alcuni lo dicono? Trovate articoli cliccando qui 

Certificati medici e sport non agonistico. Commissione Affari sociali contro obbligo Elettrocardiogramma: “Costa, è di scarsa utilità e dissuade dal fare sport”. 

I deputati all’unanimità hanno votato un documento che impegna il Governo a “contrastare la proliferazione di accertamenti clinici e diagnostici conseguente all’aumento delle certificazioni medico sportive inappropriate che stanno creando inefficienze nel sistema sanitario, oneri a carico dei cittadini, grave diminuzione dell’avviamento e mantenimento nella pratica sportiva”

Molte le criticità evidenziate dai deputati a partire dall’attività ludico motoria. “Non esige alcuna certificazione medica, molte associazioni sportive e palestre, non essendovi distinzione fra attività non agonistiche e ludico motorie in termini di impegno fisico del praticante, caratteristiche e tipologia dell’attività, richiedono comunque una certificazione medica per attività non agonistica, la quale risulta quindi spesso essere inappropriata oltreché onerosa”.
 
Il problema sono i costi, ma non solo. Per i deputati “desta molte perplessità tra gli operatori la previsione, requisito obbligatorio per la certificazione, dell’elettrocardiogramma ‘una volta nella vita’, intervento di scarsa efficacia preventiva e di nessuna utilità, data l’assenza di programmi strutturati, supportati da rigorosi studi propedeutici e da un continuo monitoraggio dei risultati, ai fini di accertamento sanitario preventivo a livello di popolazione”.
  In sostanza i deputati segnalano come “l’obbligatorietà di una certificazione sanitaria per accedere a determinate attività è una misura impegnativa e onerosa, dissuasiva verso un comportamento, la pratica dell’attività motoria e sportiva, universalmente riconosciuto come un fenomeno di alto valore sociale e civile, oltreché fondamentale per la diffusione di sani stili di vita e per la prevenzione sanitaria”.
 
La certificazione obbligatoria discrimina le persone con un basso livello di reddito e quei soggetti, in particolare disabili e minori che avrebbero più necessità di accedere alla pratica motoria; la prescrizione di un gran numero di elettrocardiogrammi a riposo finalizzati al rilascio del certificato, anche se spesso diversamente motivati, provoca l’aumento delle liste d’attesa e un aggravio immotivato dei costi per il sistema sanitario nazionale. Infine i deputati evidenziano come il decreto del Ministero della salute 8 agosto 2014 “elude il tema, più volte sollevato, della differenza di trattamento tra le attività organizzate da associazioni e società sportive iscritte al registro del Coni e le medesime attività proposte al di fuori dell’organizzazione sportiva, ancorché organizzate da soggetti privati for profit o associativi non sportivi per le quali non viene richiesta alcuna certificazione ai praticanti, differenziando così la tutela della salute degli sportivi in relazione all’organizzatore e non al tipo di attività”.
Articolo completo qui: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=29655
Documento della commissione qui http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1165158.pdf

Nessun commento:

Posta un commento